domenica 5 agosto 2012

Un lungo viaggio

Ed ecco la sveglia che suona, doccia veloce, verifica ultima in casa che il gas sia staccato e le cose elettriche pure. Tutto pronto! Carichiamo la macchina e ce ne andiamo in aeroporto. Arriviamo con un certo anticipo e sbrighiamo in fretta le procedure di check-in in quanto abbiamo già stampato le carte d’imbarco.
Ci dirigiamo con calma al gate, visto che siamo in anticipo cazzeggiamo per i negozi dell’aeroporto. Quando manca una mezz'oretta alla chiamata del nostro volo ci dirigiamo al gate e ci mettiamo in coda. Vediamo che l’aereo è arrivato e notiamo che è un Airbus 320 con la livrea “vecchia”. Carino, dai.
Si avvicina l’ora dell’imbarco ed iniziamo a notare qualcosa che non va, un po’ di chiamate ricevute dall'addetta al check-in, un agente di rampa che la chiama per parlare nel tunnel, altre chiamate. Finalmente un annuncio ma non è quello di chiamata del volo ma ci dicono che nel giro d’ispezione i piloti hanno trovato una gomma segnata e che forse la devono cambiare. Cose normali che ho già visto succedere, poi noi abbiamo tre ore e mezza di transito… Rassicuro Valeria ma non mollo la postazione in coda. Dopo un po’ ci avvisano che i tecnici stanno arrivando a verificare l’entità del danno, classica procedura, inizio a vedere gente agitata che fa mille domande, cerco di non rompere visto che il personale aeroportuale è già subissato di richieste, abbiamo tanto tempo tra i due voli, ed abbiamo visto lo scorso anno che sono veloci in quell'aeroporto.
Passano ancora i minuti e ci dicono che la gomma è da cambiare, e non ci possono imbarcare fino a che non finiranno la procedura, sarà una ruota posteriore! Dopo un altro po’ esce il comandante che fa un annuncio in inglese, prontamente tradotto dalla ragazza dell’aeroporto: praticamente ci dice che stanno aspettando la squadra che cambia la gomma e ci vorrà un po’, siamo ad agosto ed a Malpensa penso io. Ma inizio ad infastidirmi, il tempo passa e la nostra coincidenza partirà sempre alle 14.10! Vado a parlare con la ragazza che ha in mano la lista passeggeri e le coincidenze, che su questo volo sono molte. Scopro che ci sono almeno 10/15 persone che dovranno poi prendere il Toronto. Mi dice che al momento non ci sono problemi perché abbiamo ancora più di un’ora tra un volo e l’altro. Nel frattempo sorrido vedendo dei coreani impanicati che stressano la tipa perché hanno il volo alle 19! Cacchio rompi le palle, avrai ore ed ore di margine!
Il tempo passa ed esce di nuovo il pilota che dice che la squadra sta arrivando ed il lavoro prenderà una mezz'oretta  poi potremo imbarcare ed il volo durerà 50 minuti. Cacchio, è schedulato un’ora e mezza! Farà il volo a cannella, meno male che non c’è l’autovelox. Ci  dice anche che sa che parecchie persone hanno coincidenze e Francoforte è avvisato, chi di noi la perderà sarà sicuramente riprotetto su altri voli. Faccio due conti e vedo che siamo scesi comunque sotto l’ora tra i due voli! La gente sempre più agitata che assalta le ragazze, so che è inutile e dico a Valeria di star tranquilla. Controlliamo e vediamo che ci sono altri tre voli dopo il nostro tra Francoforte e Toronto. Finalmente ci si imbarca, l’imbarco è abbastanza veloce ma non quanto mi aspettavo. Dopo un rullaggio che pare infinito, decolliamo. Ad occhio siamo veramente più veloci, ed in 50 minuti siamo davvero a Francoforte! Probabilmente Lufthansa è riuscita a far assegnare al nostro aereo una priorità alta, il potere di essere nel loro Hub principale! Atterrati dico a Valeria che quello è il momento di correre, appena fuori deve tallonarmi e non fare caso a vecchi e bambini, manca un quarto d’ora al nostro decollo per Toronto, e l’aereo è ancora a terra da quello che ci dicono appena sbarcati. Col passaporto alla mano ci dirigiamo al gate, ma abbiamo scordato il controllo passaporti, stiamo uscendo dal continente e dobbiamo farlo. La coda non è lunga, in condizioni normali non sarei stato così nervoso, ma ogni minuto che passa è un minuto in meno per prendere il volo. Finalmente ci controllano, con calma e riunitici dopo il controllo corriamo al gate che non è poi così vicino. Finalmente lo raggiungiamo e vediamo che non è chiuso, ci stavano aspettando, di norma si sarebbe già staccato dal tunnel ma con tutte quelle riprotezioni ci ha aspettato. Le cortesi addette del gate ci accolgono con un sorriso, e dopo un veloce controllo ci lasciano passare, arrivati a bordo la hostess ci chiede “Malpenza?” col fiatone rispondo di si e me ne vado al mio posto, c’è ancora spazio in cappelliera e mi siedo. Nel contempo dico a Valeria che noi ce l’abbiamo fatta, ma temo per le nostre valigie, vedremo. Mi siedo, io sono sul sedile lato corridoio, appoggio la testa e mi cade il poggiatesta! No, che sfiga! Suono e lo faccio presente al collega, questo chiama il capo ed in 2 minuti sistema tutto. Dopo massimo 5 minuti che siamo saliti l’aereo si muove già, seguiamo il rullaggio dalle telecamere e ci rilassiamo finalmente. Il decollo è fluido ed in poco siamo in quota. Ora non resta che aspettare di arrivare. Tra pranzo, film, lettura cerco di farmelo passare. Durante il volo ci passano a dare da bere, prendo un bicchiere e ne prende uno anche Valeria. Quando ripassano a raccogliere i vuoti cerco di convincere Valeria a buttare il suo, mi becco del rompipalle… Dopo mezz'ora, un’ora al massimo di risveglia e non ricordandosi del bicchiere tira una ginocchiata e così ci ritroviamo lavati di succo d’arancia. Il mio sguardo è truce, mille scuse e forse non sono più così tanto rompiballe. Scendiamo nel piano di sotto del  340, dove ci sono i bagni e cerco di pulirmi un po’, poi scende lei e fa la stessa cosa. È conciata molto peggio di me, e mi dice che ora ha capito perché volevo mettere via il bicchiere e si scusa. Cacchio, se lavoro in quel cacchio di tubo ne saprò un po’ di più, ma darmi retta mai…
Arriviamo finalmente in zona Toronto, ancora un po’ imbrattati di succo…

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