domenica 15 settembre 2013

Note amare della vacanza!

Anche dopo questa vacanza vi diamo un’idea delle spese che abbiamo sostenuto.
  • Volo Aereo Milano Malpensa – Londra – Vancouver e Calgary – Londra – Milano Malpensa per 2 persone: 2.160€ (tramite Expedia) con British Airways e 2 bagagli a testa in stiva
  • Assicurazione medica per due persone dal 4 Agosto al 23 Agosto : 138€ (tramite Expedia – polizza Mondial)
  • Autonoleggio Vancouver International Airport categoria compatta (non economica) dal 4 Agosto al 9 Agosto con guidatore aggiuntivo e restituzione auto con serbatoio vuoto: 325 (tramite il broker eNoleggioauto+ 53€ (72CAD) come assicurazione casco
  • Autonoleggio Calgary International Airport categoria compatta (non economica) dal 21 Agosto al 922 Agosto con restituzione auto con serbatoio vuoto: 103 (tramite il broker eNoleggioauto+ 70€ (98CAD) come assicurazione casco
  • Costo totale degli hotel per la durata della vacanza: 298CAD + 296USD (450€) (tramite booking.com)
  • Costo per la benzina necessaria per entrambe le auto 10USD (7,50€)
  • Pasti vari fatti al di fuori del camper (non sono tutti, ma la maggioranza): 160USD + 70CAD (173€)

  • Noleggio Camper con WestCoast Mountains Camper dal 9 al 21 Agosto: 1.639€ (tramite il broker MotorHomeBookes)
  • Tassa di riconsegna Camper da Vancouver a Calgary, assicurazione completa e vari equipaggiamenti: 592CAD (435€)
  • Costo benzina (e butano) per camper: 771CAD (564€)
  • Costo campeggi con camper: 362CAD (267€)
  • Costo sforamento chilometri: 105CAD (76€)
  • Costo spese varie in supermercati: 317CAD (233€)

  • Metrò di Vancouver: 16USD (12€)
  • Abbotsford AirShow (ingresso per 2 persone, posti riservati a bordo pista, piazzola per una notte per camper): 105CAD (78€)
  • Visti per ingresso USA: 12USD (9€)
  • Ride the Ducks Seattle: 61USD (47€)
  • Future of flight (Boeing Tour): 36USD (28€)
  • Museum of Flight Seattle: 36USD (27€)
  • Accesso parchi nazionali canadesi per 5gg: 78CAD (58€)
  • Visita guidata Burgess Shale: 20CAD (15€)
  • Royal Tyrrell Museum (visita): 22CAD (16€)
  • Royal Tyrrell Museum (esperienza di scavo): 30CAD (22€)
  • Cinema Edmonton (Planes): 32CAD (23€)
  • Telefonata long distance: 3CAD (2€)
  • Parcheggio Calgary 4 ore: 9CAD (6€)

Tasso di cambio USD/EUR circa 1.31-1.33 USD = 1€
Tasso di cambio CAD/EUR circa 1.35/1.36 CAD = 1€
Costo totale circa: 7.040€ (3.520€ a testa) (escludendo pochi pasti, souvenir, varie, etc che non so ben quantificare)

giovedì 22 agosto 2013

Calgary, ultimo giorno

Ed eccoci all’ultima sveglia in questo meraviglioso paese, per questa meravigliosa vacanza.
Appena alzati la signora ci prepara la colazione, ci aveva chiesto cosa volevamo ieri prima di uscire ed entrambi avevamo optato per del the caldo ed un poco di frutta. Gentilissima come al solito ci porta il tutto, parliamo un po’ di viaggi. Non sembrava proprio una viaggiatrice, invece due volte all’anno si concede una vacanza, beata lei! Ci concede di lasciare le nostre valigie in casa, le verremo a ritirare entro le 18, così faremo la foto. Lei conserva le foto di tutti i suoi ospiti e ci assicura che non la pubblicherà su Facebook.
La nostra prima destinazione è lo Stampede, per un’amazzone come Valeria è un must. Peccato che non siamo nel periodo della manifestazione. Penso che sarebbe veramente interessante vedere dal vivo una manifestazione del genere! Il parco è deserto, non essendoci manifestazioni di alcun genere. Riusciamo a vedere poco, osserviamo però delle foto di com’era il SaddleDome (stadio di hockey). Vedere dove arrivava il fango e com’è tutto in ordine ora è da non credere! E pensare che l’alluvione l’hanno avuta dopo il 20 giugno mentre lo Stampede è iniziato il 14 Luglio, e per quella data avevano ripulito la zona. Incredibile!
Scopriamo poi il centro della città, e fatichiamo a trovare un parcheggio che ci consenta di tenere la macchina più di due ore. Notiamo che più sei in centro e meno tempo la puoi tenere, alla fine la lasciamo per 4 ore un po’ più distanti. Ci imbattiamo poi nel loro parchimetro, che ti chiede anche la targa della macchina e ti dice che non serve la ricevuta sul cruscotto. Mi vedo i nostri vigili coi potenti mezzi del comune che fanno la stessa cosa! Qui è normalità da noi è sulla soglia della fantascienza, anche un semplice parchimetro! Armati di guida visitiamo una delle vie principali della città, fino ad arrivare alla torre. Se una grossa città non ha la sua torre qui non sono contenti! Vicino alla torre vediamo anche una stupenda statua di cavallo costruita con attrezzi agricoli: ottimo riassunto delle cose che hanno reso importante la città, mancherebbe solo il petrolio, ma questo è piuttosto recente!
Facciamo un giro per vari negozi per gli ultimi souvenir, cartoline e francobolli. Io sono anche alla ricerca di un cappello da cowboy, lo cerco da un po’ di tempo e qui lo voglio comprare!
Ci concediamo una pausa per mangiare, due burger, e poi ci buttiamo sugli acquisti. Arriviamo di corsa alla macchina, reduci dell’esperienza in California non vogliamo farci mettere una multa per pochi minuti. Arriviamo con 5/10 minuti di ritardo ma la multa fortunatamente non c’è. Ora ci dirigiamo all’Heritage Park, su consiglio della signora del B&B, giusto per star tranquilli un po’. Ci sediamo un po’ ad osservare il lago, il tram storico ma non entriamo nel villaggio storico, non solo per il prezzo alto ma per il fatto che in poche decine di minuti chiuderà. A quanto pare questo parco è interessante da vedere in quanto hanno ricostruito il vecchio villaggio da cui si è originata la città e sono tutti vestiti come lo erano ai tempi. Noi ci concediamo una Coca e della frutta nel bar che è appena fuori dal parco. È oramai ora di andare a riprendere i nostri bagagli, viene un po’ di magone ma è ora di partire. Prima di andare però ci divertiamo a filmarci e fotografarci nel parcheggio mentre giriamo con la cabrio.
Salutiamo la signora, che ci chiede della nostra giornata. Altre due chiacchiere veloci, la foto che voleva farci e poi carichiamo tutto in macchina. Arrivati in aeroporto imbarchiamo velocemente il nostro bagaglio, sempre 4 valigie alla fine! Ci resta solo da aspettare che arrivi il nostro aereo per imbarcarci alla volta di Londra. Cosa che avviene con un po’ di ritardo. Alla fine i due voli scorrono senza problemi, io come al solito non dormo, Valeria un po’ dorme ed un po’ litiga col suo vicino. A me sembra di stare seduto sulla fila di due indemoniati che continuano a muoversi!
L’atterraggio a Malpensa avviene in orario, e già ci accorgiamo delle differenze: al controllo passaporti non mi chiedono nulla, il carrellino per i bagagli si paga 2€, ovunque è gratis, ed i finanzieri sono li pronti per dare multe a chi non ha la marca da bollo sul passaporto. Welcome Back!
Ormai è tardo pomeriggio del 23, siamo affamati. Mentre Valeria si fa una doccia io vado a prendere due pizze, tornato le divoriamo, mi faccio una doccia io ed alle 20.30 crolliamo entrambi fino al mattino seguente.
È stata veramente una bella vacanza, grazie Valeria di avermi sopportato tutti questi giorni!


Guarda le foto.

mercoledì 21 agosto 2013

Addio bestione!

Ed eccoci all’ultima sveglia sul camper, ed alla penultima in Canada, per questa vacanza, ovvio!
Abbiamo ancora da farci qualche chilometro prima di riportarlo, e dando un occhio ad internet non troveremo prezzi di benzina più bassi lungo la strada. Andiamo a fare check-out e nel contempo facciamo pieno di benzina e propano. Una spesuccia mica da ridere… Ci avviamo verso Calgary ed il navigatore è preciso come sempre, facciamo un rabbocco di 20$ prima di consegnare il mezzo ed arriviamo alla riconsegna. Ci accoglie una signora austriaca, che controlla tutto e trova che è tutto ok. Gli faccio l’elenco dei problemi che abbiamo avuto e se li annota per il tecnico. Ci mangiamo in fretta gli ultimi gelati avanzati, lasciamo a loro le cibarie che non vogliamo portare con noi e paghiamo l’eccesso di chilometri che abbiamo fatto.
Ci dicono che la navetta ha un po’ di ritardo, nessun problema per noi. Dopo un po’ ci dicono che ci vorrebbe troppo, visto che hanno una sovrapposizione di partenze ed arrivi, pertanto ci portano con uno dei loro mezzi, un mezzo van adattato a camper. Ha tutto tranne la doccia, purtroppo. Sarebbe stato il mezzo perfetto per noi! Nel viaggio ci porta una signora svizzera che vive qui da ormai cinque anni, che invidia! Parlando lungo la strada ci chiede delle bestie che abbiamo visto, e ci rimane un po’ male che non abbiamo visto quasi nulla. Ha detto che lei dice sempre ai clienti di cenare sul presto e poi andare a farsi un giro sul tardi dato che le bestie escono con la tranquillità. Ammette anche che quest’anno è un po’ sfigato, ed anche lei ha visto veramente pochi orsi da maggio, lo scorso anno in una botta sola di domenica pomeriggio ne ha visti 5 insieme. Quest’anno forse complice l’alluvione se ne vedono davvero pochi! Sarà un segno che ci dice che dobbiamo tornare!
Parliamo anche della città e delle temperature. La sera prima avevamo sentito parecchio il freddo a Vulcan, e capiamo il perché: c’è stata la prima gelata! Forse aveva ragione Valeria a dire che faceva freddo! Ci dice che nei mesi di dicembre e gennaio arriva anche a -35°C, ma si sentono meno dei -15°C che ci sono in Svizzera dato che qui è molto secco. Ci spiega che le basse temperature e la bassa umidità sono dovute al fatto che la città si trova su di un altopiano.
Raggiunto l’aeroporto ringraziamo e salutiamo la gentile signora. In pochi minuti siamo in coda al nostro autonoleggio, o meglio sono! Lascio Valeria in attesa con le valigie ed io vado a noleggiare. Il commesso mi propone una cabrio, ed io sono dubbioso sul fatto che contenga tutte le valigie, lui mi dice che ci stanno ma per farmi stare tranquillo mi manda nel parcheggio a vedere l’auto. Per me ci stanno, e quando torno ho però un piccolo inconveniente: la carta ha raggiunto il massimale dato che non mi hanno cancellato le trattenute cauzionali dell’autonoleggio di Vancouver e del primo hotel della vacanza. Poco male, prendo l’altra carta e facciamo la transazione della sola assicurazione , per 30$ non muoio e sono tranquillo che non ho alcuna franchigia.
Preso tutto vado a recuperare Valeria che gradisce il passaggio dal camper alla cabrio. Purtroppo non possiamo abbassare ora il tettuccio dato che nel baule ci sono le valigie. Partiamo e recuperiamo l’indirizzo di destinazione, leggendo bene il foglio della prenotazione la signora del B&B richiede di essere informata prima dell’arrivo, e che il check-in è nel pomeriggio. Per impratichirmi facciamo un giro ed andiamo a vedere dov’è il B&B, poi andiamo a fare un giro al museo dell’aviazione della città.
Il museo è caruccio, ci accodiamo ad un gruppo di persone portatrici di handicap che arrivano da Vulcan e paghiamo il nostro biglietto. Il museo non ha nulla a che vedere con quelli di Seattle, ma un giro ce lo facciamo volentieri, nel secondo padiglione scambiamo anche qualche parola con uno degli accompagnatori che si offre molto gentilmente di farci una foto davanti al DC3 versione canadese.
Finito di girare il museo decidiamo di chiamare la signora, tanto lasceremmo solo le valigie per poi visitare la città. Che problema c’è? Grossissimo, anche qui trovare un telefono pubblico sembra un’impresa epica, e dopo un’ora e mezza di pellegrinaggio ad muzzum lo troviamo e chiamiamo.
Arriviamo dalla signora che è davvero gentile, ci fa sentire come a casa nostra. Ci fa sedere, ci offre un the, ci parla della città, dell’alluvione, ci chiede di noi e di che giro abbiamo fatto e ci da consigli per la cena.
Dopo un’oretta passata in ottima compagnia usciamo e finalmente posso sfruttare la cabrio, perdiamo un decina di minuti a capire come funziona, dato che non abbiamo mai avuto un’auto del genere. La prima tappa è una lavanderia, ma anche qui ci sono problemi, l’indirizzo non esiste sul navigatore. Dopo aver girato per un po’ e scroccato la connessione ad uno Starbucks, finalmente la troviamo. Facciamo il nostro bucato poi ci rechiamo nella zona dove la signora ci ha consigliato di andare per la sera.
Arriviamo che è un po’ buio, ed un po’ tardi per loro: sono le 21! Riusciamo a cenare entro le 22, con dei piccoli problemi di cucina, non avevano più i fagioli che avevo ordinato ed arriva la manager a scusarsi personalmente ed ad offrirmi altro. No problem.
Finito il tutto ce ne andiamo al B&B, tanto altro da fare non c’è e vista poi la temperatura, Valeria mi costringe a rientrare. Dopo poco aver messo in moto la macchina vediamo vicino alla strada, in pieno centro abitato, un enorme coniglio o lepre che passeggia amabilmente vicino alla fermata di un bus. Arrivati dalla signora vediamo anche li una bestia simile mentre parcheggiamo. Siamo perplessi!


Guarda le foto.

martedì 20 agosto 2013

Vulcan

Siamo praticamente al nostro ultimo giorno sul camper. Da qui ci dirigeremo a Vulcan, piccola deviazione tra qui e Calgary, dove domani dovremo restituire il mezzo.
Prima di lasciare il campeggio andiamo a fare shopping allo store, e poi puliamo le taniche. Appena risaliti dalle Badlands, osserviamo questa bellezza dall’alto, da un apposita area di sosta. Sono veramente grandiose!
Il panorama è ormai monotono, questa zona dell’Alberta è tutta campi, pozzi petroliferi e bestie. Vediamo qualche campo dove effettuano la raccolta con mezzi davvero grossi, l’estensione qui è davvero inimmaginabile!
Arrivati a Vulcan, tappa che ho voluto io in quanto ai tempi ero molto fan di Star Trek TNG, troviamo un’area di servizio che ha anche delle piazzole. Sistemata la parte burocratica, allacciamo il camper e ce ne andiamo a visitare la cittadina. Mi viene un po’ da ridere: la città è davvero piccola, classico posto di contadini ma hanno saputo sfruttare il nome per renderla turistica!
Immediatamente troviamo il monumento dell’astronave, che non è l’Enterprise. Un po’ di foto ed andiamo all’ufficio turistico, si in un paese di meno di 2.000 anime (più che altro distribuite in campagna) hanno l’ufficio turistico! Li ci accolgono e ci vogliono fare da guida, ma gentilmente rifiutiamo. L’accento è strano pure qui e non capiremmo molto. Riusciamo a vedere vari cimeli delle varie serie di Star Trek e ci dicono che siamo sfortunati in quanto proprio oggi il museo (aperto da pochissimo) è chiuso per non ho capito cosa. Nel museo ci raccontano che hanno dei pezzi unici della serie originale, e che presto avranno anche altri oggetti dalle altre serie. Sono a dir poco orgogliosi di quel piccolo museo, e molto dispiaciuti del fatto che è chiuso quel giorno visto che arriviamo da un quadrante molto distante! Pazienza, ci ricapiteremo di sicuro da queste parti! Abbiamo ancora un po’ di bestie da vedere in questi parchi!
Fatto il giro per la cittadina, andiamo a vedere i prezzi dei tre distributori del paese, e sono identici! L’indomani dobbiamo riempire i serbatoi di benzina e butano!

Torniamo nel camper che ormai è quasi ora del tramonto, dobbiamo sistemare tutti i bagagli visto che domani mattina lasceremo il mezzo, e non avremo tempo di fare questo lavoro. Ci parte un poì ti tempo, e quando usciamo a sistemare i bagagli sentiamo un bel freschino, tant’è che Valeria mi costringe ad accendere per un po’ il riscaldamento, visto che dobbiamo farci la doccia!

Guarda le foto.

lunedì 19 agosto 2013

Dinosaur Provincial Park

Dopo la sveglia ed una buona colazione andiamo con calma al Visitor Center dove partiremo con la nostra gita col pullmino. Arriva la nostra guida, una ranger un po’ pazza ma molto simpatica. Ci guida in mezzo alla zona protetta col lungo mezzo, guidando peggio di Valeria! Le urla si sprecano durante i tragitti sul bus! C’è da baciare il terreno quando si scende!
Nella varie tappe che facciamo ci mostra come sono le Badlands, ci spiega come dovevano essere in passato, all’epoca delle prime scoperte di fossili. Vediamo vari punti di scavo, e dei reperti della zona. Ci fermiamo anche in un’area dove ci spiega come era vista la zona dai nativi, che consideravano le Badlands come luogo sacro dove i santoni venivano in eremitaggio per meditare. Ascoltiamo anche un’intervista fatta ad uno di loro.
Finito il giro ci dedichiamo alla visita del centro informazione che è stato allestito come una mostra che ci fa capire come venivano fatti gli scavi un secolo fa. Molto interessante devo dire!
Nel pomeriggio ci dedichiamo ad una passeggiata sulle montagnole che abbiamo a ridosso del camping, quelle da dove vedevamo le luci la sera precedente. Sono veramente semplici da scalare, ed il nostro obiettivo è quello di visitare alcuni siti in quell’area dove sono stati riscostruiti i siti di alcuni scavi e delle zone dove hanno effettuato lo scavo, testimoniate da delle targhe. Nel frattempo ci divertiamo a scalare le alture!

Dopo cena invece ce ne andiamo sulle alture, ormai è già tramontato il sole, e ce ne andiamo col treppiedi per fare delle foto al cielo stellato: un panorama davvero magnifico! Con la lunga esposizione si vede ancora il tramonto, quasi invisibile ad occhio nudo.

Guarda le foto.

domenica 18 agosto 2013

Drumheller

Anche oggi giornata Badlands! Prima di lasciare il campeggio andiamo a farci un giro nella cittadina, che ha un po’ poco, a parte il grande dinosauro (da guinness dei primati) e dei negozietti non vediamo nulla di interessante. Qualche piccolo acquisto e poi ci dirigiamo verso l’Horseshoe Canyon. Facciamo un piccolo errore di calcolo ed andiamo nella direzione opposta, perdiamo si e no una ventina di minuti. Dopo la deviazione riattraversiamo la città e giungiamo finalmente al canyon, dove personalmente non ho visto nessuna forma di zoccolo. Il posto è bellino, ci facciamo un giretto a piedi nelle ore più calde della giornata, e facciamo un po’ di foto nelle Badlands. 
Risaliti sorge un problema, la destinazione successiva è il Dinosaur Provincial Park, ma non sappiamo come arrivarci, sappiamo a spanne che si trova in una certa area ma qui le aree sono veramente vaste. Fortunatamente grazie alla cronologia del computer riusciamo a risalire alla zona approssimativa ed incrociando le cartine del parco, scaricate in PDF, con quelle del TomTom troviamo la destinazione. Lungo la strada ci fermiamo a vedere gli Hoodoos di Drumheller, delle formazioni davvero caratteristiche della zona, guardate le foto per capire di cosa parlo. Per questo tipo di opere d’arte della natura bisogna ringraziare la conformazione del terreno: lo strato di arenaria viene eroso in fretta ma se è ricoperto da un "cappello" di pietra un po’ più dura il processo è rallentato, e così si formano gli Hoodoos. Molto belli e molto preservati dal Canada. Non si fanno paragoni col nostro bel paese…
La strada procede scorrevole fuori dalle Badlands, e giungiamo facilmente al parco dei dinosauri, dove abbiamo prenotato la piazzola prima di partire dall'Italia, dato che non ci sono altri posti dove fermarci nel giro di parecchi chilometri.
Arrivati al parcheggio, colleghiamo il mezzo alla corrente, c’è solo quell'attacco qua, e poi andiamo a piedi al centro informazioni dove prenotiamo una gita con accompagnatore per il per parco, per la mattinata successiva. Buttiamo un occhio allo store e poi rientriamo al camper. Un bella doccina e poi una cenetta. Usciamo per osservare il cielo stellato, che è a dir poco una meraviglia. Osserviamo delle torce dai rilievi a due passi da li, segno che la gente si arrampica per vedere il panorama. Magari domani sera ci andiamo.


Guarda le foto.

sabato 17 agosto 2013

Royal Tyrrel Museum

Beh, qui dovrà spiegarvi tutto l’esperta, io sono molto profano per questo capitolo. La giornata è incentrata sul Royal Tyrrel Museum, uno dei posti più importanti per i paleontologi di tutto il mondo. Tutti i ritrovamenti delle Badlands Canadesi vengono gestiti e poi portati qui. Al mattino partiamo dalla nostra piazzola, che ritroveremo la sera, per andare al museo. Il viaggio è molto corto e parcheggiamo nella zona a noi riservata, praticamente dietro al museo. Arriviamo e valutiamo il da farsi. Scegliamo di spendere un’ora e mezza a scavare dei finti fossili nelle Badlands, per accontentare la bimba. Nel frattempo non ce la faremmo a vistare il museo, pertanto facciamo un giro nello store e poi all’esterno a fare qualche foto.
Prima di iniziare un bel cazziatone preventivo sul prelevare oggetti dall’area, qui guardo un po’ male Valeria! Nel viaggio di andata e di ritorno ci spiegano un po’ la conformazione della zona, dei dinosauri e della fauna.
Arrivati sul luogo di scavo, ovviamente finto, dato che non possono permettersi di rovinare dei veri reperti. Ci spiegano il da farsi ed armati di tanta pazienza ci mettiamo al lavoro. L’esperienza di scavo è carina, ma ci vuole troppa cura e pazienza per Valeria! A momenti prende un martello pneumatico per lo scavo! Bisogna usare strumenti molto piccoli ma non ce la fa ad essere così certosina!
Finito il tempo a nostra disposizione ci invitano a cercare di capire cosa abbiamo scoperto, insieme ai turisti che ci hanno preceduti. Non oso immaginare i primi che hanno iniziato questo scavo cos'hanno visto! Direi nulla!
Tornati decidiamo di mangiare nel camper e poi proseguiamo con calma a visitare il museo. Una visita interessante, una cosa unica per chi è appassionato. Vediamo ad esempio l’unico esemplare al mondo di teschio di T-Rex nero. Come ho già scritto, qui potrà essere più d’aiuto Valeria visto che è il suo campo…
Dopo un po’ di ore usciamo allo store e Valeria si dedica ad acquisti, io esco vista la folla.
Questa sera arriviamo al campeggio sul presto, siamo presi una giornata più tranquilla visto il viaggiare dei giorni precedenti!

Guarda le foto.