venerdì 24 agosto 2012

Rientro burrascoso

E siamo giunti all’ultimo giorno. Carichiamo la roba in auto, facciamo il nostro ultimo check-out e raggiungiamo un posto non troppo distante per fare la colazione. Il locale l’ha trovato Valeria, è stile anni ’50. A saperlo prima ci saremmo venuti anche ieri a colazione! Merita davvero!
Mentre mangiamo scopriamo che a New York, sotto l'Empire State Building c'è un pazzo che va sparando alla gente, chiedo al cameriere se è in diretta, e ci dice di si. Eravamo li pochi giorni fa!
Avendo tutto pronto decidiamo di passarci mezza giornata di nuovo al museo. Ci accodiamo come sempre ad un gruppo per la visita guidata, e quest’oggi non c’è nessuna supervisione. Il tempo scorre veloce, tocca più o meno gli stessi aerei del giorno prima, si vede che hanno gusti simili, anche se la spiegazione è diversa e più ricca di aneddoti. Cazzeggiamo e personalmente mi accodo ad un gruppo che finisce il giro all'SR-71, la guida deve averlo tra i suoi preferiti in quanto ne parla per una decina di minuti, aggiungendo molte più nozioni rispetto agli altri… Purtroppo il tempo è tiranno ed i nostri bellissimi momenti di questa vacanza stanno arrivando al termine. Rotta sull'aeroporto  Consegniamo l’auto senza problemi, prendiamo le nostre valigie e ci mettiamo in coda per il check-in. Qui se ne sbattono che io abbia già stampato le carte d’imbarco… Arriva il nostro turno e ci chiedono se vogliamo cambiare posto dato che il sistema di intrattenimento non funziona sui nostri sedili, la cosa non mi convince molto, e decidiamo che ci importa poco della cosa, tanto è un volo notturno e Valeria dormirà. La tipa è un po’ contrariata, ma non può fare altrimenti. Consegniamo tutto e passiamo i controlli di sicurezza, si fanno quattro risate per le nostre magliette di Bazinga, e Valeria fa pure un controllo RX. In men che non si dica è ora di imbarcarci sull'unico Boeing 747-800 per passeggeri, che appunto opera la tratta Francoforte – Washington. E’ davvero una bella bestia e noi siamo seduti in fondo, dove si restringe e di lato ci sono solo 2 sedili invece che tre.
Si parte col rullaggio e la corsa di decollo, ma panico-paura! Aborto di decollo, è il mio primo caso, ho fatto migliaia di voli per lavoro e pochissimi per vacanza e mi va a succedere proprio in questi pochi, soprattutto con Valeria! Controllo fuori, la porta dietro di noi e provo a rassicurare Valeria che non l’ha presa molto bene… Mediamente i passeggeri sono tranquilli, su un volo domestico ho sentito urla di terrore per molto molto meno…

Torniamo allo stand e dobbiamo aspettare almeno un’ora e mezza per far raffreddare i freni, per non metterci di più devono staccare 2/3 di aria condizionata ed il caldo è atroce. Valeria per fortuna si addormenta e dopo 3 ore decolliamo nuovamente, ma ad occhio la nostra coincidenza è saltata. Io mangio la cena, due chiacchiere con la collega Lufthansa ed il volo passa, anche perché sta tirando di brutto, grazie ai venti favorevoli arriviamo a 1.160 Km/h. Atterrati a Francoforte inizio a sentirmi veramente cotto, non ho chiuso occhio. Valeria si è un po’ ripresa ma è stanca. Dobbiamo prendere il Linate, ma deve partire tra 10 minuti e chiediamo ai tizi dei filtri di sicurezza come fare. Stranamente non parla inglese quello che interpello io, ma mi chiama addirittura un collega che parla italiano. Fa un paio di telefonate e ci dice che se corriamo lo prendiamo dato che ha un ritardo pure quello. Voglia di correre zero, ma ci proviamo. Alla fine ce la facciamo per il rotto della cuffia. Mi abbiocco un po’ pure io su quel volo, microsonni da stanchezza. Arriviamo a Linate e dobbiamo prendere la navetta, ma come sempre accade è appena partita e dobbiamo aspettare più di un’ora e mezza. Finalmente prendiamo la navetta che ci porterà direttamente a Malpensa e Valeria è veramente collassata. Le faccio ogni tipo di dispetto ma se ne rende conto a malapena! Meglio così perché l’autista è un pazzo scatenato, a momenti passa sopra ad una C1 che sta andando a 90 seguendo i limiti della superstrada, e li per la brusca frenata Valeria si sveglia ed un poco realizza la pazzia della guida. Le dico che è una fessa ad aver paura degli aerei e non di questi personaggi alla guida. Finalmente arriviamo a casa e dopo una doccia ci facciamo una bella pastasciutta! Ne avevamo bisogno! Riposiamo un po’ e poi andiamo dai parenti, la vacanza è terminata! 
Grazie per aver seguito anche questa avventura!
Guarda le foto.

Nessun commento :

Posta un commento