lunedì 13 agosto 2012

Il simbolo degli States

Siamo un po’ distrutti oggi, ma la sveglia dev’essere presto, abbiamo prenotato il giro alla Statua della Libertà. Oggi azzecco il bus, è lunedì e passa veramente l’espresso ed è veramente espresso. Col metrò raggiungiamo immediatamente la zona di Battery Park, da dove si ammirano le torri che si ergono al posto del World Trade Center. Facciamo una veloce colazione e poi ci dirigiamo verso la zona di imbarco. Vista la coda ci piglia un colpo, ma poi scopriamo che sono quasi tutti quelli che non hanno prenotato. Andiamo nella nostra coda e ci facciamo si e no 10 minuti poi dobbiamo affrontare un controllo simile a quelli aeroportuali! Ovviamente non essendo terroristi e non avendo altro che acqua e macchine fotografiche ci fanno passare. Altra coda, un poco più lunga della prima ed arriva il nostro battello per Liberty Island, che ha l’onore di avere sul proprio suolo il simbolo di NYC se non di tutta l’America: la Statua della Libertà!
Man mano che navighiamo si avvicina e diventa più grande e bella. Valeria inizia a parlare dell’ossido di rame che è positivo al contrario di quello di ferro. Quando è contenta comincia a parlare a macchinetta… Sbarchiamo e cominciamo a fare un giro dell’isola, piccolina. Salto al negozio di souvenir dove prendo a Valeria l’occorrente per fare una foto sotto la statua, ovvero corona in gommapiuma e fiaccola! Alla fine mi obbliga a fare una foto del genere. Prendiamo anche un passaporto dei parchi degli States, come dei fessi con un anno di ritardo! Lo scorso anno avremmo potuto mettere parecchi timbri, e sarebbe anche stata una versione ad edizione limitata… Altra scusa per ripassare nei posti dello scorso anno!
Ripassiamo per l’ultima volta sotto la statua, è davvero maestosa. Bellissima, peccato sia ancora chiusa al pubblico!
Ci imbarchiamo ora per vedere Ellis Island, il porto di arrivo di parecchi emigranti del passato! Cerchiamo anche dei parenti, io trovo una zia di mia nonna mentre Valeria trova parenti più vicini, che conosceva già. Grazie ai sistemi raggiungiamo il muro dove si trovano i nomi e facciamo qualche foto. Ci godiamo un po’ il giardino esterno, visitiamo il museo interno e poi decidiamo di tornare in città: mi devo far offrire il pranzo da Valeria!
Grazie alla metropolitana raggiungiamo Times Square dove c’è Bubba Gump! Valeria ne va matta, non tanto per il cibo quanto per il locale. Affamati come lupi sbraniamo un po’ di pesce. La cameriera che ci ha in carico è molto gentile ed abbozza qualche parola di italiano, cosa non fanno per le mance qui! Col pasto ne approfittiamo per riposare un po’, il caldo mi uccide, e bevo come un cammello tutto il giorno!
Finito di mangiare decidiamo di andare a vedere il memoriale dell’11 settembre. Purtroppo la fila per entrare è lunghissima, ma un addetto ci da la dritta per prendere i biglietti online, scroccando un po’ di connessione prendiamo due biglietti che non costano nulla, faremo poi un’offerta cash. Raggiungiamo il posto per il ritiro dei biglietti che dista un mezzo chilometro, breve coda per il nostro turno e poi coi biglietti abbiamo accesso all’ultimo turno di visita. La coda è poca e c’è poca gente che ha prenotato per quell’ora, anche qui controlli stile aeroporto. Se potete prendetelo per la stessa ora, amplifica le sensazioni in quel posto il tramonto. Io e Valeria non ci siamo quasi parlati li dentro, tanto per farvi capire l’atmosfera solenne che si respira. È molto toccante, direi quasi commuovente, soprattutto se ci sono dei parenti di vittime della sciagura verificatasi qui. Il monumento devo dire che è veramente ben fatto, trasmette tanto. Abbiamo anche visto l’unico essere vivente che è sopravvissuto al crollo delle torri, ovvero un alberello.
Dopo non molto è ora di chiusura ed i poco cordiali addetti alla sicurezza e poliziotti ci invitano ad andarcene, urlandoci dietro non appena ci fermiamo qualche secondo per un’ultima foto.  Raggiungiamo una caserma dei vigili del fuoco proprio dietro l’angolo e facciamo qualche foto. Qui i vigili del fuoco sono eroi, e da noi gli tagliamo i fondi…

Giriamo ancora un pochino per la zona, e poi decidiamo di andare a nanna, pertanto facciamo rotta all’autostazione. Pensavamo di aver capito tutto ma ci sbagliamo di grosso. Qui in base all’orario i bus si fermano in un posto diverso ed oggi siamo arrivati prima! Dopo un po’ che proviamo a capire torniamo all’ufficio informazioni dove ci dice dove arriva e quando, mi spiega anche come funziona la storia dei gate in base all’ora e riesco a prendere un orario della linea che non era presente alle fermate, dove in qualche modo c’è scritto tutto. Riusciamo a prendere un diretto ed in mezz’ora siamo nella nostra stanza, stacchi morti e felici per quello che abbiamo visto ci addormentiamo.
Guarda le foto.

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