lunedì 20 agosto 2012

Air & Space Museum

Ci si sveglia col sole e la giornata sarà fantastica, tutto il giorno è dedicato ad un museo dello Smithsonian Institute: National Air & Space. Prendiamo la nostra linea di metrò, scendiamo non troppo distanti dalla nostra destinazione e facciamo colazione. Finita la colazione ci dirigiamo come dei fusi verso il museo, praticamente è il paese dei balocchi. Un museo in cui c’è la storia dell’aviazione! Possiamo vedere il primo aereo della storia, il Flyer dei fratelli Wright che volò sulla spiaggia di Kitty Hawk nel 1903, possiamo vedere il primo aereo che effettuò la traversata atlantica, ovvero lo Spirit of St. Louis, il modulo di comando dell’Apollo 11 e tanto altro ancora.

Abbiamo iniziato il giro da soli, e ci siamo informati per la visita guidata. All’ora prestabilita ci siamo presentati ed il gruppo è stato diviso tra le tre guide. Noi siamo finiti con una graziosa nonnina che ci ha spiegato tante cose, ma era ferrata in particolar modo sugli albori dell’aeronautica. Conosceva infiniti episodi sui primi aerei e si vedeva trasparire la passione per quello che faceva. Valeria ha anche registrato parti delle spiegazioni da portare successivamente a suo padre. Non voglio star qua ad annoiare chi non è interessato all’argomento, ci sarebbe da parlare per ore di ogni singolo pezzo li dentro. Comunque da quello che abbiamo capito tutte le guide hanno da fare un particolare giro ma possono gestirlo come meglio credono ampliando gli argomenti che preferiscono. Personalmente non sono un fanatico dei primi anni dell’aviazione, ma devo dire che la guida che avevamo ha reso la cosa davvero interessante ed era impossibile non seguire con interesse. Abbiamo toccato ovviamente anche cose più moderne, comprese le imprese spaziali compiute da russi ed americani. Mi ha fatto sorridere il fatto che alla domanda “Chi è stato il primo uomo nello spazio?” Abbiamo risposto in pochissimi col nome di Jurij Gagarin, quasi tutti dicevano Alan Shepard che fu lanciato nello spazio un mese dopo il russo. Non concepiscono che non sono i migliori in tutto! Visitiamo anche la cabina del 747 presente solo per una piccola parte nel museo, tutto non ci sarebbe stato, o meglio avrebbe portato via tanto spazio prezioso. Sperimentiamo anche una simulazione di viaggio su di un vecchio aereo di linea, che vibrazioni ragazzi! La pausa pranzo è un po’ un dramma per Valeria, all’interno del museo c’è solo McDonalds! È costretta ad adattarsi ed io ho la possibilità di immortalare su pellicola (virtuale) l’evento. Alla fine è rassegnata. Post pranzo abbiamo anche prenotato uno spettacolo IMAX 3D. Siamo praticamente in un planetario ad alta definizione e 3D, e lo spettacolo che vediamo è quello che parla dell’Hubble, il famoso telescopio. Se vi capita vedetelo, merita veramente. Continuiamo a girare e lasciamo perdere gli acquisti, li faremo l’ultimo giorno con calma. Continuiamo a saltare da un pezzo all’altro e l’ora di chiusura arriva in men che non si dica. Un po’ stanchi ci dirigiamo all’hotel dove ci prendiamo un piccola lavata a fine camminata. Una doccetta rinfrescante e poi cerchiamo dove andare a mangiare. Il posto che avevamo in mente non è quello dove finiamo, ma mi è piaciuto molto, lo stile è quello di una caserma dei vigili del fuoco e c’è anche una vera autopompa in disuso. Ristorati nello spirito e nel corpo andiamo a dormire non troppo tardi…
Guarda le foto.

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