Ci si sveglia col sole e la giornata sarà fantastica, tutto
il giorno è dedicato ad un museo dello Smithsonian Institute: National Air & Space. Prendiamo
la nostra linea di metrò, scendiamo non troppo distanti dalla nostra destinazione
e facciamo colazione. Finita la colazione ci dirigiamo come dei fusi verso il
museo, praticamente è il paese dei balocchi. Un museo in cui c’è la storia dell’aviazione!
Possiamo vedere il primo aereo della storia, il Flyer dei fratelli Wright che
volò sulla spiaggia di Kitty Hawk nel 1903, possiamo vedere il primo aereo che
effettuò la traversata atlantica, ovvero lo Spirit of St. Louis, il modulo di
comando dell’Apollo 11 e tanto altro ancora.
Abbiamo iniziato il giro da soli, e ci siamo informati per
la visita guidata. All’ora prestabilita ci siamo presentati ed il gruppo è
stato diviso tra le tre guide. Noi siamo finiti con una graziosa nonnina che ci
ha spiegato tante cose, ma era ferrata in particolar modo sugli albori dell’aeronautica.
Conosceva infiniti episodi sui primi aerei e si vedeva trasparire la passione
per quello che faceva. Valeria ha anche registrato parti delle spiegazioni da
portare successivamente a suo padre. Non voglio star qua ad annoiare chi non è
interessato all’argomento, ci sarebbe da parlare per ore di ogni singolo pezzo
li dentro. Comunque da quello che abbiamo capito tutte le guide hanno da fare
un particolare giro ma possono gestirlo come meglio credono ampliando gli
argomenti che preferiscono. Personalmente non sono un fanatico dei primi anni
dell’aviazione, ma devo dire che la guida che avevamo ha reso la cosa davvero
interessante ed era impossibile non seguire con interesse. Abbiamo toccato
ovviamente anche cose più moderne, comprese le imprese spaziali compiute da
russi ed americani. Mi ha fatto sorridere il fatto che alla domanda “Chi è
stato il primo uomo nello spazio?” Abbiamo risposto in pochissimi col nome di Jurij
Gagarin, quasi tutti dicevano Alan Shepard che fu lanciato nello spazio un mese
dopo il russo. Non concepiscono che non sono i migliori in tutto! Visitiamo
anche la cabina del 747 presente solo per una piccola parte nel museo, tutto
non ci sarebbe stato, o meglio avrebbe portato via tanto spazio prezioso.
Sperimentiamo anche una simulazione di viaggio su di un vecchio aereo di linea,
che vibrazioni ragazzi! La pausa pranzo è un po’ un dramma per Valeria, all’interno
del museo c’è solo McDonalds! È costretta ad adattarsi ed io ho la possibilità
di immortalare su pellicola (virtuale) l’evento. Alla fine è rassegnata. Post
pranzo abbiamo anche prenotato uno spettacolo IMAX 3D. Siamo praticamente in un
planetario ad alta definizione e 3D, e lo spettacolo che vediamo è quello che
parla dell’Hubble, il famoso telescopio. Se vi capita vedetelo, merita
veramente. Continuiamo a girare e lasciamo perdere gli acquisti, li faremo l’ultimo
giorno con calma. Continuiamo a saltare da un pezzo all’altro e l’ora di
chiusura arriva in men che non si dica. Un po’ stanchi ci dirigiamo all’hotel
dove ci prendiamo un piccola lavata a fine camminata. Una doccetta rinfrescante
e poi cerchiamo dove andare a mangiare. Il posto che avevamo in mente non è
quello dove finiamo, ma mi è piaciuto molto, lo stile è quello di una caserma
dei vigili del fuoco e c’è anche una vera autopompa in disuso. Ristorati nello
spirito e nel corpo andiamo a dormire non troppo tardi…
Guarda le foto.
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