Ci si risveglia nella grande città statunitense, il tempo
non sembra dei migliori. Io ancora ho difficoltà a capire come girare, i sensi
unici stranamente mi mettono in difficoltà qua, mi fanno venire la labirintite.
Strano. Comunque facciamo una veloce colazione da Starbucks e ci dirigiamo
verso lo Space Needle. Qui prendiamo la monorotaia per andare in centro. Questo
mezzo ha solo due fermate ed è stato fatto per l’expo, come la torre che
caratterizza la città. Arrivati qui ci dirigiamo verso il mercato, prima di
arrivarci però, Valeria deve trovare l’Escala, il grattacielo fulcro dei racconti
di una serie di romanzi che non oso commentare, per fare delle foto per la
sorella, fan dei libri… Non è facile trovarlo, molti a cui chiede non hanno idea
di dove sia, poi grazie al Wi-Fi di uno Starbucks troviamo l’indirizzo: è a 100
mt da noi…
Svolto il compito ce ne andiamo al mercato: un bordello
galattico! Una marea di bancarelle che vendono principalmente frutta e pesce,
ma si trova di tutto. Ci facciamo un bel giro e cerchiamo anche la prima
caffetteria della catena Starbucks, una coda allucinante per entrare. La
guardiamo solo da fuori e ci facciamo delle foto.
Andiamo anche nel piano sotto al mercato dove ci sono una
miriade di negozi, tra cui uno dove perdiamo un po’ di tempo: non saprei come
definirlo, una marea di gadget su film e telefilm, un posto da nerd insomma. Ad
avercelo qui un posto del genere…
Ci perdiamo ancora nel carnaio sopraffatti da odori di
pesce, frutta, cibi fritti in una cacofonia di suoni, lingue diverse, richiami
di venditori…
Per ora di pranzo decidiamo di procedere al Museum of
Flight, torniamo da questa meravigliosa avventura verso le 18. Parcheggiata la
Jeep andiamo in direzione opposta rispetto al mattino. Torniamo allo Space
Needle, l’idea era di salire su al tramonto, ma una volta arrivati in zona mi
viene un’idea pazza: Ride the Ducks! Non sapete cos’è? Un mezzo anfibio con
venti/trenta turisti ed alla guida un pazzo. Si, un fulminato che fa da guida
per la città, un’ora lungo le strade ed una mezz’oretta nel lago. Ne avevamo
incrociato qualcuno nelle ore precedenti, e non so come decidiamo di prendere l’ultima
corsa, quelle delle 19.
L’accesso è una scaletta di poppa, si sale e si prende il
posto assegnato. Quando sono tutti su, parte la musica ed il comandante sale
facendo il suo show, ed interagendo con la gente! Piglia per il culo un po’
tutti, io un po’ impanicato cercando di non essere beccato, l’accento è un po’
strano e non capisco il 100%. Me la cavo con un “Quack Quack”, Valeria è all’esterno
e si salva. Dopo un po’ di show si parte, ma si è solo all’inizio. Non si fa a
tempo a partire che fa il provolone con una ragazza che passa di li, questa a
dir poco imbarazzatissima sta un po’ al gioco. Tutto il giro è così: casino,
descrizione di qualche punto importante della città casino, interazione con
ignari passanti, pubblicità di vari locali… In un’oretta ci traghetta
attraverso la città, e tra una risata e l’altra e con una colonna sonora
personalizzata ci fa vedere le parti importanti della città. È ora di
raggiungere l’acqua e spinge il mezzo al massimo (36 MPH), un bordello…
Si entra nel Lake Union e ci vediamo una splendida città al tramonto.
Abbiamo scelto l’orario migliore per la visita. La mezz’ora nell’acqua passa in
un attimo ed è ora di rientrare. Lasciamo una generosa mancia al nostro
intrattenitore e decidiamo di andare a cenare nel posto di ieri sera, ci siamo
trovati bene e non vogliamo rischiare. Attraversiamo la città nuovamente e
raggiungiamo ancora il mercato, e da qui il bar. Ormai sappiamo cosa ordinare e
mangiamo abbastanza velocemente. Ci fermiamo a fare alcune foto coi maiali ed
andiamo a riposare, la giornata è stata bella intensa oggi, e domani sarà
tosta!
Guarda le foto.
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