giovedì 8 agosto 2013

Seattle

Ci si risveglia nella grande città statunitense, il tempo non sembra dei migliori. Io ancora ho difficoltà a capire come girare, i sensi unici stranamente mi mettono in difficoltà qua, mi fanno venire la labirintite. Strano. Comunque facciamo una veloce colazione da Starbucks e ci dirigiamo verso lo Space Needle. Qui prendiamo la monorotaia per andare in centro. Questo mezzo ha solo due fermate ed è stato fatto per l’expo, come la torre che caratterizza la città. Arrivati qui ci dirigiamo verso il mercato, prima di arrivarci però, Valeria deve trovare l’Escala, il grattacielo fulcro dei racconti di una serie di romanzi che non oso commentare, per fare delle foto per la sorella, fan dei libri… Non è facile trovarlo, molti a cui chiede non hanno idea di dove sia, poi grazie al Wi-Fi di uno Starbucks troviamo l’indirizzo: è a 100 mt da noi…
Svolto il compito ce ne andiamo al mercato: un bordello galattico! Una marea di bancarelle che vendono principalmente frutta e pesce, ma si trova di tutto. Ci facciamo un bel giro e cerchiamo anche la prima caffetteria della catena Starbucks, una coda allucinante per entrare. La guardiamo solo da fuori e ci facciamo delle foto.
Andiamo anche nel piano sotto al mercato dove ci sono una miriade di negozi, tra cui uno dove perdiamo un po’ di tempo: non saprei come definirlo, una marea di gadget su film e telefilm, un posto da nerd insomma. Ad avercelo qui un posto del genere…
Ci perdiamo ancora nel carnaio sopraffatti da odori di pesce, frutta, cibi fritti in una cacofonia di suoni, lingue diverse, richiami di venditori…
Per ora di pranzo decidiamo di procedere al Museum of Flight, torniamo da questa meravigliosa avventura verso le 18. Parcheggiata la Jeep andiamo in direzione opposta rispetto al mattino. Torniamo allo Space Needle, l’idea era di salire su al tramonto, ma una volta arrivati in zona mi viene un’idea pazza: Ride the Ducks! Non sapete cos’è? Un mezzo anfibio con venti/trenta turisti ed alla guida un pazzo. Si, un fulminato che fa da guida per la città, un’ora lungo le strade ed una mezz’oretta nel lago. Ne avevamo incrociato qualcuno nelle ore precedenti, e non so come decidiamo di prendere l’ultima corsa, quelle delle 19.
L’accesso è una scaletta di poppa, si sale e si prende il posto assegnato. Quando sono tutti su, parte la musica ed il comandante sale facendo il suo show, ed interagendo con la gente! Piglia per il culo un po’ tutti, io un po’ impanicato cercando di non essere beccato, l’accento è un po’ strano e non capisco il 100%. Me la cavo con un “Quack Quack”, Valeria è all’esterno e si salva. Dopo un po’ di show si parte, ma si è solo all’inizio. Non si fa a tempo a partire che fa il provolone con una ragazza che passa di li, questa a dir poco imbarazzatissima sta un po’ al gioco. Tutto il giro è così: casino, descrizione di qualche punto importante della città casino, interazione con ignari passanti, pubblicità di vari locali… In un’oretta ci traghetta attraverso la città, e tra una risata e l’altra e con una colonna sonora personalizzata ci fa vedere le parti importanti della città. È ora di raggiungere l’acqua e spinge il mezzo al massimo (36 MPH), un bordello…

Si entra nel Lake Union  e ci vediamo una splendida città al tramonto. Abbiamo scelto l’orario migliore per la visita. La mezz’ora nell’acqua passa in un attimo ed è ora di rientrare. Lasciamo una generosa mancia al nostro intrattenitore e decidiamo di andare a cenare nel posto di ieri sera, ci siamo trovati bene e non vogliamo rischiare. Attraversiamo la città nuovamente e raggiungiamo ancora il mercato, e da qui il bar. Ormai sappiamo cosa ordinare e mangiamo abbastanza velocemente. Ci fermiamo a fare alcune foto coi maiali ed andiamo a riposare, la giornata è stata bella intensa oggi, e domani sarà tosta!
Guarda le foto.

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