giovedì 15 agosto 2013

Il fiume del Maligno

Ci alziamo, e questa sarà la nostra ultima sveglia all’interno del parco. Il tempo non è dei migliori, pioviggina con un po’ di sole. È piuttosto presto ma decidiamo di dirigerci immediatamente verso il Maligne Lake, che dista una quarantina di chilometri. Per strada non troviamo molto traffico davanti a noi, complice il tempo e l’ora. Ad un certo punto guidando vedo che il bus davanti a noi frena , facendo la stessa cosa intravedo un cervo bello grosso che scappa nel bosco, dopo pochi salti è già invisibile.
Raggiungiamo il lago, la strada è abbastanza deserta, ed anche il parcheggio non è molto pieno. Parcheggiamo il nostro mezzo senza problemi e poi ci facciamo un giro per il centro turistico. Lasciamo perdere l’idea di prendere una barca per fare la crociera sul lago: sono un po’ troppo care ed il tempo non è dei migliori, non vedremmo bene il lago. Decidiamo però di fare un giro al lago delle alci, una passeggiata di un paio di chilometri, il lago è caruccio ma di alci nemmeno l’ombra. Quando torniamo al punto di partenza il cielo si sta aprendo, ed allora ne approfittiamo per fare un po’ di foto e goderci il panorama. Decidiamo di rientrare dato che il giro a piedi non possiamo farlo: ci porterebbe via tutta la giornata, ed il tempo non promette bene. E comunque ci sarebbe molto fango sui sentieri dato che ha appena smesso di piovere. Sulla via del rientro non riusciamo a fermarci al Medicine Lake dato che il piccolo parcheggio è a dir poco strapieno, pertanto proseguiamo ai canyon che si formano grazie al Maligne River.
Ci passiamo un po’ di tempo, e sono davvero carucci. Ci soffermiamo anche allo store dove prendo qualche pensierino per casa e per me. Mi fa un po’ di tristezza vedere nel parcheggio un ranger che mostra le pelli di un paio di orsi. Sicuramente è una cosa educativa, ma non mi piace vedere due pelli di orso buttate su di una roccia.
A questo punto ripartiamo, vista l’ora vogliamo tentare di arrivare ad Edmonton. Quasi ai confini del parco vediamo due cervi vicino alla strada ed un’aquila che volteggia sopra di noi, un po’ una presa in giro! Tutti quei giorni nei parchi senza vedere wildlife seria ed all’uscita becchiamo tre belle bestie! Mah!
Intanto scegliamo dove fermarci per la notte, e quando siamo fuori dal parco, a buon punto sulla tabella di marcia decidiamo di prenotare il camping per la sera: grave errore! Non troviamo un telefono pubblico in svariati paesi che attraversiamo, ed in questa ricerca perdiamo quasi un’ora! In un paese spariscono i cartelli di indicazione del centro turistico, in un altro si sono rubati il telefono ed alla fine lo troviamo in una specie di area di servizio. Il navigatore ha dato un po’ i numeri nel continuare a ricalcolare i percorsi che cambiavo, povero! Purtroppo dove troviamo il telefono ci sono anche dei bambini che rompono veramente e tra urla, porte che sbattono e asciugamani accesi di continuo. Non riesco a capire molto al telefono. L’inglese lo parlicchio, al telefono me la so cavare, ma se hai un accento strano, c’è casino e la linea fa un po’ schifo… La tizia al telefono ci fa un po’ di domande, a molte delle quali sono preparato, altre un po’ meno: che ti frega di sapere dove ti ho trovato se senti che c’è bordello e ti ho detto che sono straniero? Aspetta un’ora e me lo chiedi di persona!
Riprendiamo la strada verso Spring Lake, ed il viaggio ora è più tranquillo dato che abbiamo prenotato! Arriviamo e ci accolgono una ragazzina di 25anni al massimo, e da come parla capiamo che era lei al telefono. Valeria capisce anche perché non capivo una cippa al telefono, ha un accento stranissimo! Compiliamo i dati del mezzo e paghiamo. Ci assegnano una piazzola remota e ci accompagna un ragazzo molto giovane, lui ci precede con un golf cart e va veramente piano. Il limite è 10km/h e non li supera mai! È un tizio un po’ strano, fa venire in mente un serial killer a dire il vero, un po’ inquietante mentre ti parla, ed anche lui parla con lo strano accento incomprensibile, ma in che zona siamo finiti? Normalmente i canadesi li capisco senza problemi! Mi fa parcheggiare, da delle ottime indicazioni e poi fa un po’ di domande: è veramente strano! Ricordo a Valeria di chiudere bene la porta stanotte!
Colleghiamo il tutto, prepariamo da mangiare e ci facciamo finalmente un bella doccia senza limiti di serbatoio!
Guarda le foto.

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