giovedì 8 agosto 2013

Museum of Flight

Andiamo a prendere la macchina, ma ci accorgiamo che c’è qualcosa che non va: ci hanno staccato la targa urtandoci da davanti, e ce l’hanno lasciata vicino alla portiera del conducente! Fortunatamente un ragazzo, cliente dell’hotel e dell’Oregon ci aiuta a rimetterla a posto con un multi-tool! Meno male!
Partiamo verso il museo ma il GPS non vuole prendere in mezzo ai palazzoni, ad occhio so che devo andare a sud e dopo un bel po’ inizia a prendere. Alla fine mi immetto nella giusta autostrada ed in 20 minuti siamo quasi al museo, decidiamo però di mangiare in un ristorante li vicino, avevamo letto qualcosa su tripadvisor in merito. Entriamo ed è più museo dell’aviazione che ristorante/diner! Una marea di modellini, riviste, libri, pezzi unici come il fil di ferro della zona smilitarizzata in corea.. Più che mangiare ammiriamo il tesoro di questo locale. Ci consentono di fare foto, anzi… Alla fine parliamo con la proprietaria che è italiana, trasferitasi qua a 6 anni, ad occhio parecchi anni fa. L’italiano praticamente non lo parla più.

Dopo un buon burger di bufalo ci dirigiamo verso il museo, nemmeno un minuto in auto, dove parcheggiamo ed iniziamo a fare foto. Prendiamo il biglietto, ed io vorrei fare il gito del B-17, ma porterebbe via mezz’ora, allora andiamo a fare il giro esterno, compreso nel biglietto. La nostra guida è un simpatico vecchietto, reduce di guerra. A noi si affiancano padre e figlio di qualche stato li vicino, il padre lavora alla Boeing e non è mai venuto al museo…
La visita intorno al B-17 dura alla fine mezz’ora, come se avessimo fatto la visita interna. La nostra guida è davvero esaustiva nelle descrizioni, ci fa buttare un occhio dentro e sotto. Il tutto vola, ed alla fine ringraziamo di cuore la nostra guida.
Iniziamo poi la nostra visita dalla sezione dello spazio, devo dire che all’inizio non mi entusiasmava molto l’interno, mi aspettavo qualcosa in più, ma procedendo nel giro mi accorgo che è vero che hanno “pochi” pezzi (paragonandolo ai due musei dello scorso anno), ma hanno dedicato parecchia cura ad ogni pezzo, creandogli uno spazio dove esso possa essere valorizzato al massimo, togliendo l’atrio principale, all’interno ogni pezzo ha il suo spazio! Addirittura troviamo un Caproni che ha una posizione importantissima qui, nella sezione della prima guerra mondiale. Quest’aereo è stato costruito a pochissimi chilometri da dove vivo ora, ed è giunto qui per essere un pezzo a dir poco riverito. Sono sbalordito da come ci tengano, non solo a quel pezzo ma a praticamente tutti i velivoli che hanno qua.
Proseguiamo ed attraversiamo la strada tramite un ponte coperto, e raggiungiamo la sezione spazio. Qui hanno appena recuperato il vero simulatore degli astronauti. Il simulacro dello Space Shuttle dove tutti quelli che hanno fatto una missione con questa navetta si sono addestrati, e vi si può camminare dentro! Una bella esperienza, loro ne sono orgogliosi in una maniera spaventosa. Dopo aver girato un po’ ed usciamo allo scoperto dove troviamo dei pezzi unici: il primo 747 della storia, il primo Air Force One, un Super Constellation, un Concorde della British Airways, ed altri pezzi. Riusciamo a salire su Concorde ed Air Force One. Su quest’ultimo al momento stanno lavorando un bel po’ di persone, probabilmente carrozzieri per ridare vita agli esterni, ormai un po’ deturpati dalle condizioni atmosferiche. Finiscono di fare il lavoro dopo un po’ che siamo tornati a casa e fanno pure un video sulla ristrutturazione. Dire che sono orgogliosi del lavoro che stanno facendo, è dire poco…
Purtroppo il museo è quasi alla chiusura, ed allora procediamo verso lo store dove prendiamo qualcosina, sinceramente mi aspettavo più roba, ed alla fine non compro tantissimo.
Facciamo qualche foto all’esterno, dove hanno un G-91 con colorazione Frecce Tricolori, e vari altri aerei, attraverso la rete facciamo qualche foto a velivoli militari parcheggiati nell’aeroporto. Ah, forse mi ero scordato di scriverlo prima, ma questo museo sorge dove c’erano le vecchie fabbriche Boeing, dove ancora qualcosa viene prodotto. Ai tempi della guerra da li uscivano sui 30 B-17 al giorno! Cifre da paura!

Prendiamo la nostra auto e ci dirigiamo verso Seattle per proseguire la nostra visita della città.
Guarda le foto.

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