domenica 4 agosto 2013

Pronti, Via!

Ed eccoci qua ad una nuova partenza!
Oggi è un giorno particolare, è il compleanno di Valeria ed avrà il compleanno più lungo della sua vita, grazie all'aereo ed ai fusi orari durerà 33 ore!
Sveglia puntata alle 5 per essere tranquilli, facciamo un veloce controllo di quello che abbiamo e poi si va. Questa volta i bagagli sono tanti, due bagagli a mano (uno zaino ed un trolley cabin size) e quattro bagagli in stiva, fortunatamente BA ci ha dato la possibilità di avere due bagagli da 23kg in stiva a testa e ne abbiamo approfittato. Abbiamo i nostri soliti bagagli, con un po' di roba pesante (andiamo in montagna...), poi in uno tutta roba per il camper come asciugamani, accappatoi, cibarie e strumenti da cucina che potremmo non trovare, mentre nell'ultimo non è roba nostra, facciamo un favore a dei ragazzi friulani che ora vivono a Vancouver e portiamo loro un po' di roba da parte dei loro famigliari italiani. A noi non costa nulla, l'unico impegno è il tratto auto check-in e nastro bagagli auto, che con i carrellini si annulla...
Carico la mia fida Auris e partiamo in direzione T1, lascio la Valeria con tutte le valigie e mi dirigo a lasciare l'auto al T2. Senza valigie rientro in venti minuti e ci muoviamo verso il check-in che scopro aver cambiato f. Vediamo una bella coda e dopo 15/20 minuti mi accorgo che siamo nella fila di quelli che devono fare check-in, noi dobbiamo fare solo il deposito bagagli. Gli scorsi anni con Lufthansa era obbligatorio il check-in online, e pensavamo che fosse la stessa cosa con BA. Avvicinandoci all’ingresso scorgo le scritte e mi butto subito fuori dalla coda per entrare nella fila giusta, una sola persona davanti! Peccato che quelli che sono al bancone ci mettano una vita, hanno problemi coi bagagli a quanto pare, ma tanto noi siamo in anticipo! L’addetta fa anche gli auguri a Valeria (allora li leggono veramente!).
Ci mettiamo poco a fare il tutto, siamo in regola ed anche i bagagli sono ampiamente sotto i limiti dei 23kg. Ci dirigiamo ai controlli che sono quasi vuoti ed anche questi vengono passati senza problemi, Passaporti idem (la marca da bollo l’abbiamo messa su ieri!). Non ci resta che aspettare la chiamata dell’imbarco e nel mentre ci facciamo qualche foto. L’imbarco è in ritardo, manca solo l’equipaggio. Quando arrivano spiegano che hanno avuto un problema col trasporto dall’hotel e ne hanno dovuto prendere un altro e si scusano. Nessun problema per noi, con tutte le ore di transito, mezz’ora di ritardo non ci crea problemi. Il volo parte senza altri problemi, ed in men che non si dica siamo sulla manica, nel frattempo mi sono mangiato un ghiacciolo all’arancia (era un succo, ma me l’han dato congelato!).
Un po’ di traffico all’aeroporto e ci fanno stare in holding per un 20 minuti prima dell’atterraggio.
Durante il rullaggio perdiamo il conto dei 747 parcheggiati, uno di quelli ci porterà dall’altra parte del mondo!
Scesi andiamo a rifare i controlli: passaporti e sicurezza. Entrati nella zona sterile delle partenze cerchiamo dove prenderci qualcosa da bere e giriamo nei negozi. Alla fine ci sediamo e dopo un po’ mi allontano per andare a prendere un pensiero per Valeria.
Finalmente arriva l’ora di imbarcarci sul volo per Vancouver, purtroppo non avviene tramite tunnel ma tramite autobus, e ne servono un po’ per caricare un bestione del genere! Entriamo nella nostra classe, che è la World Traveller Plus, e ci accorgiamo che ci hanno fottuto il posto, probabilmente a loro il 13 non piacevano e ci hanno preso il 14. L’hostess ci chiede se per noi non è un problema sederci li senza far spostare di nuovo gli altri ed a noi sta bene.
Ci muoviamo con un piccolo ritardo che aumenta durante il rullaggio a causa di numerosi lavori in corso sulle piste ed alla fine ci allineiamo e decolliamo. La posizione è sicuramente meglio di quella dello scorso anno sul ritorno, in coda si sentiva parecchio l’aereo salmoneggiare. Valeria è un po’ agitata, come al solito, ma la voglia di andare in ferie prevale sulla paura!
Il mangiare che ci danno fa un po’ schifo, ma si sa che sugli aerei bene non si mangia e gli inglesi non hanno una cucina famosa, unite le due cose… Mi consolo pensando alla cena che farò una volta arrivato!
Alla fine il volo passa senza troppi problemi, tra il pranzo, i film, i giochini arriviamo a destinazione. Purtroppo il comandante deve fare una deviazione in atterraggio per evitare una perturbazione a nord dell’aeroporto, che non sentiamo minimamente. Atterriamo col muso rivolto verso nord e possiamo ammirare un po’ di panorama dai finestrini dei nostri vicini. La città sembra vastissima.
Finalmente tocchiamo terra in perfetto orario e qui siamo fortunatamente collegati con un tunnel. Il sole è ancora molto alto, ma per noi è un po’ tardi… Scendiamo dall’aereo e mentre camminiamo continuo a pestare i piedi a Valeria con le ruote del trolley, ha la capacità di essere sempre e comunque in mezzo, non so come fa! Pesto anche i piedi ad un’altra passeggera e mi scuso. Nel girarsi Valeria si accorge di chi è, prova a dirmelo ma non la riconosco. È semplicemente la moglie/compagna di Tim Burton, Helena Bonham Carter coi due figli e la tata, immagino. Scopriremo poi che il marito/compagno sta girando un film proprio li.
Il passaggio ai controlli è veloce, ci chiedono come mai siamo li, che giro faremo e che lavoro facciamo in Italia. Strana domanda…
I bagagli arrivano in 10 minuti e carichiamo il carrello, sovraccarico. Ci mettiamo un po’ a trovare il nostro autonoleggio, impronunciabile. Colpa delle indicazioni scarse e del nostro livello di stanchezza, ma alla fine lo troviamo. Ci propongono una Jeep al posto della yaris ed accettiamo con piacere, in più ci dice che non siamo completamente assicurati, mentre sul mio modulo sembra esserci scritto il contrario. Il commesso ci dice che a lui non risulta ed allora decido di farla, al massimo contatterò il broker e mi farò rendere i soldi. Andiamo a vedere l’auto ed è una bella Jeep Compass sulla quale stanno tutte le nostre valigie.
Tiro fuori il navigatore e ci dirigiamo verso l’hotel, non ci vuole molto ad arrivare a Burnaby, sobborgo della città.
Arrivati in hotel, la receptionist fa gli auguri a Valeria mentre controlla il documento. Paghiamo ed andiamo in camera. Ci accorgiamo che internet non è gratuito qui, ma la tizia ci regala due codici di 24 ore. Almeno riusciamo ad avvisare a casa con Skype ed email!
Nel frattempo contatto i ragazzi del blog, per portar loro il contenuto della valigia.
Alla fine ci troviamo poco distanti dal nostro hotel, in un centro commerciale dove prendiamo anche le prime cose che ci serviranno durante la vacanza (come shampoo, bagno schiuma, dentifricio, fragole, acqua, etc). Li troviamo senza problemi e ci accompagnano in uno Starbucks dove ci offrono da bere e chiacchieriamo per un bel po’, poi ci danno consigli su dove mangiare un boccone a quell’ora e non troppo distante.
Lo raggiungiamo in pochi minuti e con un po’ di difficoltà (grazie a: accento suo, stanchezza nostra, bordello del locale) ordiniamo due burger. Ci si capisce a fatica, il locale ha un un karaoke e si alternano un po’ di persone, anche se non è per nulla pieno c’è sempre qualcuno che canta!

Stanchi ci dirigiamo al nostro hotel dove ci godiamo il meritato riposo!

Guarda le foto.

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