sabato 13 agosto 2011

Sequoia NP

Oggi giornata particolare, prima lavanderia a gettone e primo rifornimento della Taurus con seguente primo cambio driver sulla stessa.
Appena alzati andiamo alla lavanderia a fare il nostro primo bucato, il posto dista poco più di 10 minuti dal nostro hotel, poco prima di arrivare vediamo una cosa che ci colpisce: vicino agli autolavaggi ci sono ragazzine in età da scuola superiore mezze svestite che attirano clienti. Mai vista una roba del genere... Arriviamo alla lavanderia e tiriamo giù i sacchi dello sporco. Cambiamo una decina di dollari in quarters, mezzo chilo di moneta più o meno! Carichiamo una lavatrice media, prendiamo il detersivo e raccogliamo pure dei consigli dai clienti. Prese tutte le dritte facciamo partire la lavatrice e ci rechiamo li vicino a fare colazione, classico Starbucks e rientriamo poco prima che finisca il lavaggio. Dividiamo le nostre cose in delicati e meno delicati e facciamo partire due asciugatrici a due temperature diverse. Finito stiviamo tutto in auto e ci dirigiamo verso il parco, ma poco fuori città scegliamo  di fare il pieno in quanto il serbatoio è ormai ad un quarto. Sfortunatamente il distributore non prende la nostra PostePay ed allora uso la mia carta. Fatto il pieno, in galloni sembra di fare poca benzina, sembra. Finalmente Valeria si mette alla guida e decide di non voler guidare nelle città e nel casino. Per il momento acconsento e mi siedo nel sedile di destra. Mille domande prima di partire, che non capisco molto visto che è un'auto normale, con un pedale in meno e da guidare su strade che sono larghissime e senza traffico, comunque guidate da gente tranquilla. Alla fine si decide e si riparte, Guida per circa un'ora e mezza, fino a poco prima di raggiungere il parco e poi vuole il cambio. Per strada vediamo una marea di posti che indicano vendita diretta di frutta e verdura, siamo tentati all'acquisto ma alla fine proseguiamo verso il parco senza soste.
Arriviamo al parco e facciamo parecchie soste in posti segnalati e non. Seguiamo il nostro istinto. Vogliamo sicuramente vedere i due colossi del parco, ovvero il Generale Sherman ed il Generale Grant, quest'ultimo sito nel Kings Canyon National Park, confinante col Sequoia. Una marea di foto, sguardi estasiati a guardare queste piante a dir poco colossali, e dalle foto non ci si rende conto delle dimensioni, sono troppo grosse. Anche dal vivo si stenta a credere. Qui riusciamo a vedere anche un orso dal vivo a poche decine di metri, mentre bruca l'erba in una folta vegetazione. Le foto non vengono bene, è troppo imboscato e c'è davvero tanta gente li davanti. Però siamo a dir poco contenti! Passiamo da un parco all'altro ed a posteriori devo dire che il percorso che ho pianificato poteva essere ottimizzato: arrivando dallo Yosemite saremmo dovuti entrare al Kings Canyon e poi passare al Sequoia per poi dirigerci verso la costa. entrando dal Sequoia ed uscendo dal Kings Canyon abbiamo buttato qualche ora di viaggio ed almeno un centinaio di chilometri. Purtroppo qui non avevamo ricevuto dritte, e forse le ricerche fatte non erano state molto accurate. Ma non è stato un grosso problema. Un piccolo errore dal quale imparare.
Giriamo e fotografiamo parecchio, rilassandoci e godendocela, anche se la temperatura è davvero alta, la macchina segnalava quasi 40°C, considerando la quota pare strano, ma per fortuna ci sono le sequoie a proteggerci dal sole ed una leggera brezza. Tra una pianta e l'altra e gli acquisti di souvenir di rito, si raggiunge l'ora della partenza con direzione West, la costa pacifica! La prima metà del viaggio verso Morro Bay la fa Valeria e la seconda io. Mentre passano le tre ore e mezza di guida e quasi al tramonto vediamo una cosa che abbiamo visto solo nei film, l'aereo che passa a spruzzare i campi di diserbante, e vista l'estensione degli stessi capiamo perché usano l'aereo!
Appena fa buio raggiungiamo il nostro hotel a Morro Bay, il migliore per rapporto qualità/prezzo nella zona di San Luis Obispo. Città consigliata dai miei colleghi per effettuare una sosta. Arriviamo e rimaniamo sconvolti: in montagna avevamo una temperatura di praticamente 40°C e qui leggo sul cruscotto 13°C e penso che sia un guasto del termometro, ma subito vengo smentito dall'apertura della porta: fa un freddo porco! Come ormai siamo abituati a fare spostiamo le nostre in casa dopo il check-in e ci rinfreschiamo. Mentre Valeria si rinfresca io spippolo su vari forum e blog di viaggiatori e scopro un consiglio che ci cambierà la qualità delle nostre vacanze, in meglio ovviamente. Questa coppia parla di come sia utile il frigo in polistirolo, comprato con pochi dollari ed ogni giorno riempito di ghiaccio preso nei vari hotel quando possibile. Esco un attimo dalla camera e vedo che effettivamente quello che io pensavo fosse un distributore di bibite senza bibite (non sapevo come definirlo altrimenti) era un distributore di ghiaccio. Si accende la lampadina e ne parlo con Valeria nel viaggio verso San Louis. In effetti abbiamo da affrontare la parte più calda della vacanza tra pochi giorni e sia io che lei odiamo le bevande calde, e sulla macchina sotto il sole le bevande diventano bollenti! Ci facciamo due vasche per le vie principali ed alla fine decidiamo di andare in un locale a tema sportivo. La città è piena di vita in quanto è sabato sera, ma sinceramente mi aspettavo più casino. Finito di mangiare facciamo un altro giro e prima di tornare in hotel facciamo un salto ad un 7Eleven per prendere due cose. Il bello qui è che ci sono supermercati aperti 24h al giorno! Non ricordo che dovevamo prendere, ma ricordo che mentre girovagavo per il piccolo negozio lo vedo li, il frigo di polistirolo! Peccato che non c'è il prezzo, ma chiedo al commesso e mi dice che sono circa 8$. Valeria è un po' scettica, ma me ne frego e lo prendo. Lo buttiamo nel baule e poi via verso l'oceano per il meritato riposo!


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