mercoledì 17 agosto 2011

La Valle della Morte

La sveglia non è troppo tardi, decidiamo di non fare colazione in hotel visto che le stanze sono economiche, ma tutto il resto no. Scegliamo uno Starbucks vicino ad un WalMart dove prendiamo qualche bevanda e del ghiaccio. Oggi sarà la giornata dove apprezzeremo di più il nostro fido frigo in polistirolo.
Dopo la veloce colazione impostiamo come destinazione il punto più depresso delle Americhe. La temperatura all'esterno è altina, ma con un filo di aria condizionata in macchina si sta davvero bene. Le due ore scorrono alla guida su tranquille strade, vedendo proprio certi scorci da film. Arrivati in zona vediamo subito che la temperatura inizia a salire vertiginosamente toccando il massimo a praticamente 60°C, qui decideremo di spegnere l’aria condizionata per non far alzare troppo la temperatura del radiatore, e si inizia a sudare. Visitiamo per primo il centro di Furnace Creek, e notiamo che questo è l’unico posto dove i Rangers  non hanno il casello in mezzo alla strada ma se ne stanno all'interno di una struttura rinfrescata. Qui sei tu che devi scendere ed andarti a pagare il biglietto di ingresso. Con la nostra tesserina ce ne andiamo a ritirare le cartine del parco e facciamo il piano di battaglia. Purtroppo oggi Valeria non è al top e tutto questo caldo sicuramente non aiuta. Scendiamo verso Badwater, ma prima ci fermiamo al “Campo da Golf del Diavolo”, questo è il nome tradotto. Non lo capisco ma il posto è davvero suggestivo. Fa un caldo porco, a tratti ci concediamo un po’ di aria condizionata tenendo d’occhio la temperatura dell’auto. Quando si esce è davvero dura, ma c’è da dire che almeno non è umido, si riesce a sopportare abbastanza, soprattutto se si sorseggia un the al limone gelato. Una goduria! Nel tornare indietro passiamo per una deviazione, la via degli artisti, ed i colori sono davvero stupendi! Varie soste, come al solito per foto, e poi via verso casa. Oggi non è molto giornata, purtroppo. Ci sarebbe da vedere il Natural Bridge e la Dante’s View, ma anche qui abbiamo la scusa di dover tornare per vedere meglio il tutto. Sulla via del ritorno ci fermiamo a fare il pieno, più che per la benzina per vedere questa stazione di servizio di Amargosa Valley infestata dagli alieni. Eh si, qui non siamo molto distanti dalla misteriosa base dell’Area 51 e c’è un po’ di merchandising. L’interno è molto pacchiano, facciamo benzina, paghiamo e chiediamo quanto dista l’Area 51 da qua. Ci vogliono alcune ore e siamo ancora ad almeno un’ora da Las Vegas. Lasciamo perdere, anche se ce lo appuntiamo come cosa da fare in un prossimo viaggio. Rientriamo a Las Vegas, Per strada notiamo dei cartelli che ci informano che siamo vicini ad un carcere e che non ci è consentito fermarci e soprattutto dare passaggio chicchessia. Strano cartello, ma ha un senso, e pure grosso.
Arrivati in hotel ci rinfreschiamo finalmente, e dopo un po’ di relax ci ributtiamo per un po’ nella mischia a vedere degli hotel, ma non per molto, in quanto la stanchezza della giornata si sente tutta!


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