domenica 14 agosto 2011

Oceano Pacifico

La nostra prima domenica negli States, ci alziamo e prima di andare a fare check-out sperimentiamo il nuovo frigo. Lo riempio di bottigliette e poi lo ricopro di ghiaccio "rubato" al distributore dell'hotel. Lo mettiamo seduto dietro al posto di guida e lo cinturiamo, così è accessibile a chi non guida. Poi impacchettiamo tutto, buttiamo i borsoni nel capiente baule della Taurus e ce ne andiamo. Decidiamo di stare sull'oceano per colazione e visitare il paesino. Cerchiamo un posto auto e poi un Diner dove fare colazione. Pancake e succo d'arancia con una temperatura sui 20°C, perfetta per me, e l'oceano a due passi. Poi una passeggiata sul lungomare e li vediamo un mezzo zoo, in realtà è un centro di recupero per otarie ferite. Quelle che non possono essere messe in libertà vengono tenute qua. L'ingresso è di un paio di dollari e decidiamo di entrare, da fuori si sente il casino infernale che fanno le otarie. Una volta entrati siamo circondati dai bambini che danno in pasto alle orarie dei pezzi di pesce, venduti sempre dai gestori e vediamo che se vedono un bambino che ci mette un po' troppo lo "sgridano", sembra proprio che gli dicano "muoviti"! Picchiano le pinne sull'acqua o sul legno facendo un casino allucinante! Prendo un sacchetto e lo do a Valeria che si diverte come una matta a far saltare le otarie da un supporto all'altro! Dopo aver scattato un po' di foto passiamo alla parte successiva che contiene qualche altro pesce, proprio come gli acquari classici e poi ce ne usciamo soddisfatti e puzzolenti! Ci laviamo le mani e proseguiamo il nostro giro e dopo qualche piccolo acquisto decidiamo di incamminarci verso Los Angeles. Anche oggi sono circa tre ore di guida e sulla strada valutiamo che fare, ed alla fine decidiamo di andare a Long Beach per il tramonto. Lungo la strada, panoramica è dire poco, ci fermiamo a caso in una piazzola dove sembra non esserci nulla, in realtà facciamo un po' di foto di scorci veramente belli, attraversiamo una ferrovia a piedi ed andiamo a vedere un vecchio ponte. Prima di arrivare in zona Los Angeles sono costretto a fermarmi nuovamente per fare carburante, la piccola ha fatto un bel po' di strada! Siamo praticamente a LA e mi accorgo subito che guidare qui non è semplice, ci sono una marea di autostrade che attraversano LA ed un traffico infernale, trovo abbastanza difficile impostare Long Beach come destinazione, ma in un modo o in un altro ci arriviamo. Qui abbiamo qualche difficoltà trovare parcheggio, ma dopo un 20 minuti a girare riusciamo a trovarne uno, dobbiamo solo ricordarci dove tornare a prendere la macchina, ci appuntiamo mentalmente dei punti di riferimento ed andiamo sull'oceano!
Passeggiamo sull'oceano, vediamo dall'altra parte dello stretto la Queen Mary ed un faro, al quale facciamo belle foto durante il tramonto con gente che inizia a rientrare, gente che corre e che va di roller, inizia a diventare scuro il cielo e decidiamo di andare alla ricerca dell'hotel. Qui ci rendiamo conto che è una città davvero grande, il navigatore ci da più di 30 miglia percorse quasi interamente su autostrade! In circa tre quarti d'ora arriviamo al nostro hotel che è sul Sunset Boulevard, ma sicuramente non una zona prestigiosa, sembra un'area abbastanza decadente ma non pericolosa. Solito trasloco in camera, che ci ospiterà per due notti e poi doccino. Prima di andare a nanna esploriamo la zona in cerca di cibo ed alla fine puntiamo su Subway dove Valeria mi fa prendere una pizza. Consiglio? Non fatelo, è veramente oscena! Meglio Mc! Dopo aver mangiato facciamo due passi, in camera vediamo due cose su internet e poi si crolla.


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